Giorgio Bianchi
Quando due anni fa dissi che con la pandemia ci stavano preparando alla guerra, pochi capirono effettivamente a cosa mi stessi riferendo.
I soliti analfabeti politici, ignoranti come capre e arroganti come solo gli stolti sanno essere, mi irrisero e screditarono, pur non avendo la minima cognizione di cosa gli stesse per arrivare addosso.
Con l'escalation del conflitto in Ucraina e il naufragio definitivo di tutte le politiche sanitarie (oggi la stragrande maggioranza degli europei, avendo di fatto disertato la campagna per la quarta dose, è divenuta ufficialmente novax, ovvero ha abbracciato le tesi di chi fin dal primo momento si è fatto guidare dal sacrosanto principio di precauzione), sempre più persone stanno abbracciando le nostre posizioni, avendo compreso sulla propria pelle il disegno generale sotteso alla fase di addestramento (pandemia) e alla fase di innesco (sanzioni) della crisi globale che si abbatterà in autunno sulle nostre società.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la fine del "periodo di abbondanza" e ha esortato a prepararsi alle conseguenze economiche delle crisi e alla carenza di prodotti alimentari.
"Stiamo attraversando un grande sconvolgimento... In effetti, quello che stiamo attraversando è la fine di un periodo di abbondanza... Dovremo affrontarne le conseguenze economiche. Parliamo di prodotti e tecnologie che abbiamo sempre pensato fossero disponibili. Nel caso della crisi ucraina, stiamo parlando delle conseguenze della lotta per la libertà, che ha il suo prezzo, che potrebbe richiedere sacrifici".
Dopo l'annuncio da parte di Macron della "fine del periodo dell'abbondanza"Show more
Quando due anni fa dissi che con la pandemia ci stavano preparando alla guerra, pochi capirono effettivamente a cosa mi stessi riferendo.
I soliti analfabeti politici, ignoranti come capre e arroganti come solo gli stolti sanno essere, mi irrisero e screditarono, pur non avendo la minima cognizione di cosa gli stesse per arrivare addosso.
Con l'escalation del conflitto in Ucraina e il naufragio definitivo di tutte le politiche sanitarie (oggi la stragrande maggioranza degli europei, avendo di fatto disertato la campagna per la quarta dose, è divenuta ufficialmente novax, ovvero ha abbracciato le tesi di chi fin dal primo momento si è fatto guidare dal sacrosanto principio di precauzione), sempre più persone stanno abbracciando le nostre posizioni, avendo compreso sulla propria pelle il disegno generale sotteso alla fase di addestramento (pandemia) e alla fase di innesco (sanzioni) della crisi globale che si abbatterà in autunno sulle nostre società.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la fine del "periodo di abbondanza" e ha esortato a prepararsi alle conseguenze economiche delle crisi e alla carenza di prodotti alimentari.
"Stiamo attraversando un grande sconvolgimento... In effetti, quello che stiamo attraversando è la fine di un periodo di abbondanza... Dovremo affrontarne le conseguenze economiche. Parliamo di prodotti e tecnologie che abbiamo sempre pensato fossero disponibili. Nel caso della crisi ucraina, stiamo parlando delle conseguenze della lotta per la libertà, che ha il suo prezzo, che potrebbe richiedere sacrifici".
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